Ho rimandato questo momento per riprendermi dallo shock.
Perchè sinceramente, dopo aver aspettato anni per poter finalmente avere questo revival, ritrovarmi con un finale del genere è stato... brutalmente destabilizzante.
Prima di addentrarci nel merito del discorso, voglio avvisare tutti coloro che non hanno ancora avuto il (dis)piacere di vedere le nuove puntate di Gilmore Girls che questo articolo conterrà...
SPOILER.
Passiamo a noi. O meglio, al revival.
Ho quasi pianto dalla gioia quando, dopo aver fatto il login su Netflix mi sono ritrovata davanti i link dei quattro nuovi episodi di quella che è stata una delle serie con cui sono cresciuta e a cui sono più affezionata.
Ho quasi pianto dall'orrore quando, dopo aver fatto il logout su Netflix mi sono ritrovata a fare un sunto della situazione per elaborare un giudizio complessivo.
Perchè diciamocelo: il finale può piacere o non piacere, ma non è di certo l'unica cosa deludente che troviamo in questa breve stagione di Gilmore Girls.
Ma siccome a me piace fare le cose con ordine, prima di maltrattare il finale, vorrei analizzare singolarmente le quattro puntate.
INVERNO.
Episodio di introduzione. Serve a presentarci i personaggi per mostrarci che fine hanno fatto durante i lunghi dieci anni di assenza.
Lorelai sta ancora con Luke: non è sposata, non hanno figli. Questo è un dettaglio importante in quanto, durante la prima puntata, Lorelai sembra maturare il malsano pensiero secondo il quale Luke voglia un bambino, cosa che li porterà nella clinica di Paris, che dall'alto della sua Laurea in Giurisprudenza, impartisce consigli sulla fecondazione assistita. Si tratta di una scena totalmente inutile, dato che, dopo l'imbarazzante spiegazione di Paris, il "problema figli" viene bellamente accantonato. Ma dopotutto, una mezz'oretta la dovevamo usare in qualche modo, no?
Altra protagonista, Rory. Vi ricordate la ragazza dolce, arguta, sveglia e di successo che avevamo lasciato alla fine della settima stagione? Ecco, scordatevela. In questa stagione ci ritroviamo con una Rory trentaduenne fregnona, spocchiosa, piagnucolona e anche vagamente antipatica.
Quella che sarebbe dovuta diventare una grande giornalista di successo (o per lo meno, una giornalista), passa il suo tempo a gingillarsi fra Londra a New York, senza un piano, senza una casa, senza un lavoro. Il che fa sorgere dubbi su come effettivamente faccia a permettersi i biglietti per fare in continuazione su e giù da un continente all'altro. Non ci è chiara la motivazione per cui vada a Londra, dato che non ha un lavoro da cui tornare, se non perchè a Londra intrattiene una relazione con quell'adultero di Logan, da cui tra l'altro, vive a scrocco.
Veramente, veramente, veramente poco divertente la scena con cui viene presentato Paul, il "ragazzo" di Rory, di cui puntualmente lei si dimentica. Per tutta la puntata (ma anche nelle altre tre), si insiste sul continuo Chi è Paul? Oh, ci siamo dimenticati di Paul! Paul, chi? battuta che le prime due, tre volte poteva anche far sorridere ma che portata avanti per quattro puntate fa maturare un moto di solidarietà per Paul e di disapprovazione per Rory.
Emily Gilmore sembra essere inizialmente il personaggio più ragionevole (almeno per la prima puntata, dopo parte la brocca pure a lei)... nel primo episodio vediamo come ha affrontato la morte di Richard, di come disapprovi la vita da barbona di Rory e del suo continuo rapporto contrastante sulla figlia, dovuto ad una lite avvenuta durante il funerale del marito.
Piccola postilla su questo tema: davvero tremenda la scena del litigio. Tremenda perchè, se fossi stata in Emily, non mi sarei limitata a togliere la parola a mia figlia, ma l'avrei come minimo diseredata per la stratosferica figura di merda che ha fatto fare a lei stessa e al padre appena morto. Ma vabbè, andiamo avanti.
PRIMAVERA.
In questo episodio ci si sofferma maggiormente sui personaggi secondari... che sono un pò una boccata d'aria fresca. Più o meno.
Vedendo la seconda puntata, più volte mi sono ritrovata a pensare God Save Paris... già nelle prime serie la preferivo a Rory, ma in quest'ultima il divario tra loro è diventato praticamente abissale.
Fortemente macchiettizzato anche il personaggio di Paris, ma almeno in senso positivo: ha circa dodici lauree, vive in una casa di quattro piani piena di tate e ha due bambini.
E' sposata e (successivamente divorziata) con quello con cui stava ai tempi del college e di cui, data l'irrilevanza del personaggio, non ricordo neanche il nome.
Lei e Rory vengono richiamate dal Preside del loro vecchio Liceo per tenere una lezione su non si sa esattamente cosa e al termine della visita il Preside, forse mosso a compassione, propone a Rory di andare a lavorare là come insegnante, dopo essersi procurata un master o un dottorato.
Quindi, niente lavoro manco qua.
Poi c'è tutta quella scena ambientata a New York, durante la quale Rory, che avrebbe dovuto scrivere un articolo per una rivista, decide di concedersi una sveltina con uno sconosciuto di cui non sa neanche il nome per poi tornare in albergo e spiattellare tutto alla madre la quale, tra le righe, le darà della baldraccona. Non mi ci voglio soffermare troppo perchè veramente sfioriamo il degrado.
Ciliegina sulla torta, giusto per andare a sottolineare maggiormente la spocchia e l'arroganza di Rory, c'è la scena in cui lei, ormai senza più carte da giocare, decide di andare a fare un colloquio per un giornale online che la cerca da parecchio tempo.
Evidentemente, il suo atteggiamento da chi ti sta degnando della sua magnifica presenza, la sua superbia, il suo snobismo e la sua impreparazione le assicurano un drastico due di picche anche stavolta.
ESTATE.
Ve la faccio breve: Rory torna a casa. "Chiude" con Logan, che nel frattempo è andato a convivere con la sua fidanzata, ma che nonostante questo, continua come se niente fosse ad avere confidenziali e romantiche telefonate notturne, in pieno salotto, con la sua ex (stendiamo un velo pietoso pure su Logan, per cortesia).
Rivelazione della puntata: Jess. Non ho ancora capito per quale motivo ci abbiano fatto credere che questo revival si sarebbe basato sul grande ritorno dei primi amori di Rory, sull'intrigante "Chi sceglierà alla fine?", come se tutta la stagione dovesse basarsi su questo punto, se poi Jess viene a malapena considerato da Rory e Dean...
MOMENTO!
Ci stava Dean? No perchè davvero, appare per così poco tempo che poteva facilmente passare inosservato.
L'unica cosa buona di Jess è che consiglia a Rory, che nel frattempo ha deciso di scrivere per la Gazzetta del paese aggratis, senza preoccuparsi minimamente di andarsi a cercare un lavoro serio (grande Rory, continua così!), di scrivere un libro su qualcosa che conosce meglio di tutto il resto: il rapporto con sua madre.
Bene fino a un certo punto perchè, conosciute le intenzioni della figlia, Lorelai si oppone, per non si sa quale motivo al libro.
AUTUNNO
Gran finale!
Si fa per dire, ovviamente.
Circa un terzo della puntata è occupato da una specie di insensato musical interpretato da Logan (accorso da Londra al richiamo di Rory. Facciamo ciao ciao alle corna della fidanzata del giovane adultero) e dai suoi amici.
Vi dico che in quel punto ho mandato avanti. Ho mandato avanti perchè non è possibile sorbirsi quaranta minuti di stupide musiche con loro che camminano per la città facendo gli scemi. Ma che è?
Ri-addio per Rory e Logan.
Nel frattempo, in città continuano i preparativi per il matrimonio di Luke e Lorelai.
In un punto non meglio precisato di questo episodio, possiamo poi ricollocare anche le uniche due battute pronunciate da Dean (battute assolutamente prive di un qualsiasi spessore, dal quale si capisce solo che ha tipo 56 figli).
Un'ora e venti di episodio da sbattere la testa al muro e gli ultimi dieci minuti... i numeri.
Luke e Lorelai decidono di sposarsi in gran segreto durante la notte, cosa non solo di pessimo gusto, ma anche insensata dato che ormai è già tutto pronto... e proprio sul finale...
TADAAAAAN.
Rory dichiara di essere incinta.
Di Logan probabilmente. O del tipo della sveltina. Fa lo stesso.
E finisce così.
CIAONE.
Io ora voglio dire... sono d'accordo sul fatto che è giusto rispecchiare, almeno in parte, quelli che sono i drammi della società attuale: le difficoltà che un giovane incontra quando si confronta per la prima volta con il mondo del lavoro; la vita che non può essere programmata a tavolino e quindi ti costringe a situazioni criticabili, che non hai potuto evitare...
Ma questa è una FICTIOOOOOON.
Un pizzico di finto ottimismo ce lo meritavamo, signora Palladino, non trovi????
Io ho mollato alla prima puntata. Non ce la potevo fare a continuare a vederlo :D
RispondiEliminaIo stavo per mollare al musical... mi ha salvato il tasto "skip"! ;D
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