Quando chiedete a qualcuno "qual è il tuo passatempo preferito?", due volte su tre la risposta sarà: andare al cinema.
Perchè alla fine, è inutile girarci intorno: il cinema, più di tutto il resto, riesce a coinvolgere una fetta di mondo molto variopinta.
Che tu sia giovane o grandicello, che ti piacciano le commedie o gli horror, che tu sia un vero appassionato o solo uno spettatore occasionale...
Non so se vi è mai capitato di farci caso, ma questa ecletticità salta all'occhio facilmente, semplicemente guardandosi intorno in sala.
Perchè spesso ci sono dei personaggi davvero immancabili:
Perchè alla fine, è inutile girarci intorno: il cinema, più di tutto il resto, riesce a coinvolgere una fetta di mondo molto variopinta.
Che tu sia giovane o grandicello, che ti piacciano le commedie o gli horror, che tu sia un vero appassionato o solo uno spettatore occasionale...
Non so se vi è mai capitato di farci caso, ma questa ecletticità salta all'occhio facilmente, semplicemente guardandosi intorno in sala.
Perchè spesso ci sono dei personaggi davvero immancabili:
IL #RITARDATARIO. Puntualmente c'è sempre qualcuno che arriva a due minuti esatti dall'inizio del film. Le luci sono spente, la pubblicità è finalmente finita,
il silenzio è calato e tutti sono in attesa.
Ed è in questo momento che arrivano loro. Parlo al plurale perchè chiaramente, Il Ritardatario è un esemplare che si muove solo in branco.
Di solito ne sono due, qualche volta tre. Arrivano generando il panico, urtando persone e brancolando nel buio seminando poc-corn.
Se sei sufficientemente sfortunato, è probabile che Il Ritardatario abbia esattamente il posto accanto al tuo: il che implica che, non soltanto dovrai alzarti per
farlo sedere (tu e gli altri malcapitati della tua fila), ma dovrai anche trovare un posto per giubbino, borsa e suppellettili vari che avevi molto ottimisticamente
accantonato sul sedile vuoto.
il silenzio è calato e tutti sono in attesa.
Ed è in questo momento che arrivano loro. Parlo al plurale perchè chiaramente, Il Ritardatario è un esemplare che si muove solo in branco.
Di solito ne sono due, qualche volta tre. Arrivano generando il panico, urtando persone e brancolando nel buio seminando poc-corn.
Se sei sufficientemente sfortunato, è probabile che Il Ritardatario abbia esattamente il posto accanto al tuo: il che implica che, non soltanto dovrai alzarti per
farlo sedere (tu e gli altri malcapitati della tua fila), ma dovrai anche trovare un posto per giubbino, borsa e suppellettili vari che avevi molto ottimisticamente
accantonato sul sedile vuoto.
IL #MASTICATORE. Ogni ulteriore spiegazione sarebbe superflua, perchè la denominazione è già abbastanza esaustiva. Il Masticatore è colui che si presenta in sala con un
carico di cibarie che costituisce, pressappoco, l'equivalente nutritivo di una settimana di dieta di un uomo medio. Pop corn con annesso bibitone, MeM's, caramelle... Il Masticatore
mangia da quando entra, fino alla fine: lui esce dalla sala masticando pop corn (naturalmente, avendo anche spizzicato nachos e patatine dal sacchetto degli amici).
carico di cibarie che costituisce, pressappoco, l'equivalente nutritivo di una settimana di dieta di un uomo medio. Pop corn con annesso bibitone, MeM's, caramelle... Il Masticatore
mangia da quando entra, fino alla fine: lui esce dalla sala masticando pop corn (naturalmente, avendo anche spizzicato nachos e patatine dal sacchetto degli amici).
IL #BAMBINO. Certe volte mi capita di chiedermi cosa renda un genitore così ottimista da credere che un bambino di due\tre anni possa accettare di restare chiuso in una sala
a guardare un film. E non importa se il film in questione sia d'animazione, perchè tanto un bambino così piccolo chiuso dentro una stanza, seduto per un'ora e mezza e in silenzio, NON- CI-STARA'-MAI.
Il bambino, in quanto bambino, vuole muoversi.
Il bambino, in quanto bambino, ad un certo punto si annoia.
E cosa succede quando il bambino vuole uscire? Succede che qualcuno lo deve accompagnare.
E cosa succede quando qualcuno lo deve accompagnare? Succede che nel bel mezzo del film, l'intera fila (la stessa che circa quaranta minuti prima si era dovuta alzare per lasciar passare Il Ritardatario) dovrà sollevarsi di nuovo e lasciar passare il tenero disturbatore.
a guardare un film. E non importa se il film in questione sia d'animazione, perchè tanto un bambino così piccolo chiuso dentro una stanza, seduto per un'ora e mezza e in silenzio, NON- CI-STARA'-MAI.
Il bambino, in quanto bambino, vuole muoversi.
Il bambino, in quanto bambino, ad un certo punto si annoia.
E cosa succede quando il bambino vuole uscire? Succede che qualcuno lo deve accompagnare.
E cosa succede quando qualcuno lo deve accompagnare? Succede che nel bel mezzo del film, l'intera fila (la stessa che circa quaranta minuti prima si era dovuta alzare per lasciar passare Il Ritardatario) dovrà sollevarsi di nuovo e lasciar passare il tenero disturbatore.
IL #TECNOADDICTED. Niente, proprio non ci riesce. Il TA è colui che non riesce a separarsi dallo Smartphone per due intere ore. Che poi, non sono mai davvero due ore, dato che la maggior
parte delle volte c'è un intervallo. Eppure, il TA, ad un certo punto, sente l'impellente bisogno di tirar fuori il telefono e controllare i messaggi, illuminando a giorno quella porzione di sala in cui è seduto, accecando il povero sfortunato dietro di lui e infastidendo chi gli sta accanto. I TA possono poi essere divisi in due ulteriori
sottocategorie: I TA Basic, coloro che si limitano a vedere se qualcuno li ha cercati o contattati; I TA Plus, che invece, sono quelli che, imperterriti, addirittura si mettono a rispondere ai messaggi e a controllare le notifiche di Facebook.
parte delle volte c'è un intervallo. Eppure, il TA, ad un certo punto, sente l'impellente bisogno di tirar fuori il telefono e controllare i messaggi, illuminando a giorno quella porzione di sala in cui è seduto, accecando il povero sfortunato dietro di lui e infastidendo chi gli sta accanto. I TA possono poi essere divisi in due ulteriori
sottocategorie: I TA Basic, coloro che si limitano a vedere se qualcuno li ha cercati o contattati; I TA Plus, che invece, sono quelli che, imperterriti, addirittura si mettono a rispondere ai messaggi e a controllare le notifiche di Facebook.
LO #STANCO. Ce n'è sempre uno, raga. Sempre. Lo stanco è colui, uomo o donna (ma solitamente uomo), che ad un certo punto, di norma verso la fine del film, si abbiocca.
Se cercate bene in sala, fidatevi che lo trovate.
Se cercate bene in sala, fidatevi che lo trovate.
LO #SCOMPISCIATORE. Lui non ride. Lui ride forte.
Ogni battuta lo fa letteralmente sbellicare dalle risate, tanto che spesso la gente lo segue: alla faccia dello sceneggiatore, spesso è più piacevole ridere con lui, che con il film.
Ogni battuta lo fa letteralmente sbellicare dalle risate, tanto che spesso la gente lo segue: alla faccia dello sceneggiatore, spesso è più piacevole ridere con lui, che con il film.
L'#UNTORE. Raffreddato, febbricitante. Questo esemplare di spettatore si palesa soprattutto nei mesi invernali. Non si sente troppo in forma per uscire e quindi, decide di rinchiudersi nel cinema, seminando germi, fazzoletti e popcorn ad ogni starnuto.
IL #CRITICO. E' colui che, alla fine del film, dispensa giudizi tecnici come fossero caramelle. E quindi, ti sentirai dire che il film è stato troppo "prolisso", la trama "ridondante", i personaggi eccessivamente "pletorici". Non sai da cosa derivi la sua preparazione, da nulla probabilmente, ma lui è talmente convinto e soprattutto, convincente, che tu gli credi. E inizi a pensare che dopotutto, sebbene tu non abbia la minima idea di cosa significhi, i personaggi possono essere definiti solo ed esclusivamente "pletorici".
LA #FISCALE. In questo caso l'utilizzo del femminile è d'obbligo: è raro che un comportamento del genere sia tenuto da un uomo. La Fiscale è colei che, in una sala praticamente VUOTA vuole sedersi esattamente nel posto che le è stato assegnato, cioè quello in cui puntualmente sei seduto tu.
Premessa (tratta da una storia vera): è un martedì, sono le sei del pomeriggio e il film è uscito da tipo due settimane. Quando entri in sala non ti stupisci di trovarla praticamente vuota.
E allora decidi di fare la "trasgressiva", di sederti nel posto che più ti piace, fregandotene di quello che ti è stato assegnato perchè tanto, se anche arrivasse qualcuno, "ti pare che avrebbe proprio quel posto"?
EBBENE SI. Ha quello. Ha il posto che tu hai scelto... e a lei non importa niente che la sala è vuota: LEI- VUOLE- IL-SUO.
E a quel punto cosa fai? Un bel niente: ti alzi, prendi la tua roba e scali di un posto, mentre lei ti osserva trionfante, felice per la sua vittoria, continuando a brandire il biglietto, il suo prezioso oggetto del potere. E alla fine di questa simpatica scenetta, l'immagine che si profila è questa: una sala da duecento posti praticamente vuota, in cui le uniche poltrone sono occupate da due coppie, sedute l'una accanto all'altra.
Premessa (tratta da una storia vera): è un martedì, sono le sei del pomeriggio e il film è uscito da tipo due settimane. Quando entri in sala non ti stupisci di trovarla praticamente vuota.
E allora decidi di fare la "trasgressiva", di sederti nel posto che più ti piace, fregandotene di quello che ti è stato assegnato perchè tanto, se anche arrivasse qualcuno, "ti pare che avrebbe proprio quel posto"?
EBBENE SI. Ha quello. Ha il posto che tu hai scelto... e a lei non importa niente che la sala è vuota: LEI- VUOLE- IL-SUO.
E a quel punto cosa fai? Un bel niente: ti alzi, prendi la tua roba e scali di un posto, mentre lei ti osserva trionfante, felice per la sua vittoria, continuando a brandire il biglietto, il suo prezioso oggetto del potere. E alla fine di questa simpatica scenetta, l'immagine che si profila è questa: una sala da duecento posti praticamente vuota, in cui le uniche poltrone sono occupate da due coppie, sedute l'una accanto all'altra.
Ora, fatta questa breve analisi, la domanda è questa: dovrebbe preoccuparmi molto il fatto che io mi ritrovi in circa quattro categorie (categoria "Bambino" compresa)?''
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