Pausa caffè... New York style? I posti migliori.

E' da anni che noi Italiani siamo in attesa dell'apertura di uno Starbucks, ma per adesso ancora nada.
In realtà, ciò che conta non è tanto la possibilità di scegliere tra dieci o più tipologie di caffè, o la novità del bere dal bicchierone di cartone come nei film, o il poter mangiare muffin dai gusti strani... ciò che conta è quello che un posto come Starbucks rappresenta.
Viaggiando un po' in giro per l'Europa, mi sono accorta di come Starbucks rappresenti un punto di incontro, di aggregazione, di riferimento. C'è la possibilità di collegarsi al wifi, di portarsi il pc e di lavorare durante una pausa, di studiare su uno dei tavolini più appartati, di stare sui divanetti a chiacchierare per ore con gli amici... come se fosse davvero una specie di salotto di casa propria.
Qui da noi, invece, c'è ancora la concezione del caffè volante.
Un espresso e via. 



Nonostante la mancanza del marchio Sturbucks, però, noto con piacere che da un pò di tempo a questa parte, ci stiamo avvicinando al modello internazionale...
Io vivo a Roma, ho studiato a Roma, ho bevuto caffè a Roma e continuo a berli a Roma.
Per cui, posso indicare due posti che io, durante la mia carriera universitaria, ho amato. 
I miei luoghi preferiti per la pausa caffè (che poi spesso è una neverendingpausacaffè).

Bakery House
Difficile essere di Roma e non averne mai sentito parlare. E' la classica caffetteria in stile americano in cui non riesci ad uscire senza prima aver assaggiato una delle torte meravigliose esposte nella vetrina. Pancake, cupcake, beagels... se volete prendervi una pausa dallo studio per fare merenda, pranzo, cena, brunch è praticamente perfetto.
La cosa veramente bella di Backery House è la cura del dettaglio: oltre alla location, anche i piatti sono presentati con cura, con attenzione e precisione... Come se fossimo davvero a New York e non a Ponte Milvio (che per carità, può reggere il confronto!!).



Busters Coffee
Non credo che a Roma esista un posto più simile a Starbucks di Busters Coffee. Io l'ho scoperto pochi mesi fa e ora, nonostante abbia già finito gli studi, spesso ci torno lo stesso. Si trova in una traversa di Viale Ippocrate, quindi nel centro focale della zona universitaria, e come conformazione è davvero simile allo Starbucks... spesso ci si trovano studenti che ripassano, gente che ascolta la musica, chi chiacchiera sui divanetti, altri che scelgono tra le varie opzioni di caffè e milk shake (io infatti, di solito, faccio parte di questa categoria). Dovrebbero davvero essercene di più... per adesso gli studenti della Sapienza sono i più fortunati.



Con tutta questa propaganda, io non voglio certo sminuire il caffè o le tradizioni italiane, anzi.
Io stessa non potrei mai rinunciare al mio espresso (EDIT: ai miei 5 espressi giornalieri).
Ma magari, considerata l'importanza che la pausa caffè può avere all'interno della vita di uno studente o di un lavoratore, si può cercare di sfruttarla al meglio.

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